LOCALITÀ: Castelsaraceno (PZ)
GRUPPO MONTUOSO: Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale dell’Appennino Lucano della Val d’Agri e del Lagonegrese
LUNGHEZZA: 5/6 km c.a
ALTITUDINE MINIMA: 1348 m
ALTITUDINE MASSIMA: 1900 m
DISLIVELLO IN SALITA: + 550 m c.a
DISLIVELLO IN DISCESA: – 30 m c.a
DURATA: 3/4 ore c.a, soste escluse
GRADO DI DIFFICOLTÀ: EE (per Escursionisti Esperti)
PUNTI D’ACQUA: Castelsaraceno (PZ), Bosco Favino
ATTREZZATURA NECESSARIA: scarponi da trekking alti, bastoncini telescopici, abbigliamento da escursionismo, zaino da trekking ben equipaggiato (acqua, pranzo a sacco, abbigliamento di ricambio, giacca impermeabile, giacca o piumino invernale, ecc.)
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DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Da Castelsaraceno si prosegue con la macchina lungo la strada provinciale che conduce a Bosco Favino, il punto di partenza dell’escursione (1348 m slm). Da qui si segue il sentiero 970, ben segnato, che si inoltra in un meraviglioso bosco di faggi, che man mano salendo diventa sempre meno fitto, fino all’imbocco della cresta. Il percorso si presenta, da subito, facile, ma con un dislivello che per qualcuno, non tanto allenato, potrebbe risultare difficile. Usciti dal bosco si risale lungo la cresta fino ad arrivare prima alla Cima Santa Croce (1.893 m slm) e poi alla Cima Pizzo Falcone (1900 m slm). Da qui il sentiero diventa spettacolare, con viste mozzafiato e con strapiombi da brividi che, per qualcuno che soffre di vertigini, potrebbe risultare complicato percorrere. Dalle cime si potrà ammirare un panorama che spazia a 360°: a nord la Valle dell’Agri e il Monte Raparo, ad est la Valle del Sinni, ad ovest il Massiccio del Sirino, la costa tirrenica e le vette più alte del Parco Nazionale del Cilento, a sud le vette più alte del Parco Nazionale del Pollino, e in giornate particolarmente nitide anche la Sila. Qui, se le condizioni climatiche lo permetteranno, è prevista una breve pausa pranzo. La via del ritorno è sullo stesso sentiero.
INFORMAZIONI SULLA LOCALITÀ
CASTELSARACENO – È un grazioso borgo della provincia di Potenza. Sorge a 916 m s.l.m.. Il suo territorio rientra nel circondario di due parchi nazionali, il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano della Val d’Agri e del Lagonegrese. Le origini del paese sono piuttosto antiche. Il primo insediamento fu edificato dai Saraceni nel 1031 d. C..
La principale attrazione turistica oggi è sicuramente il ponte tibetano, il più lungo al mondo sospeso a campata unica, con una lunghezza di 586 m e un altezza dal suolo di 80 m. Oltre all’adrenalina che offre il passaggio sul ponte, non bisogna comunque assolutamente tralasciare la visita al centro storico, con le case addossate le une alle altre e i vicoli stretti ornati di piante aromatiche e fiori, la visita alle chiese, al palazzo baronale, al mulino ad acqua “Mancuso”, alle gole del Racanello e naturalmente di assaggiare la cucina locale, in particolare la nnuglia, una salsiccia tipica del posto, la munnulata, una zuppa di castagne, fagioli e patate, l’insalata di verza e uva, la pastorale, la rafanata, le zeppole antiche ecc.
MONTE ALPI – È tra i rilievi più alti e più intatti dal punto di vista naturalistico dell’Appenino Lucano. Esso è costituito da due cime morfologicamente gemelle: Santa Croce (1.893 m slm) e Pizzo Falcone (1.900 m slm). La formazione si presenta come una grossa zolla di forma cuneiforme che emerge in modo improvviso dal territorio circostante.
DIRETTORI D’ESCURSIONE
Silvano Di Leo (348 4756735)
ISCRIZIONE
Escursione a numero di partecipanti limitata con priorità ai soci CAI. Iscrizione obbligatoria tramite sms/chat ai referenti d’escursione entro le ore 20:00 di venerdì 30 settembre 2022. Partecipazione subordinata a una risposta positiva da parte dei referenti.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
2 € per i soci CAI, 10 € per i non soci.
Per i soci la quota comprende un contributo sociale per le spese organizzative dell’escursione, mentre per i non soci la quota comprende l’assicurazione.
APPUNTAMENTO E PARTENZA
Ore 9:00 – Castelsaraceno, Piazza Piano della Corte, davanti al Palazzo Baronale
I RESPONSABILI SI RISERVANO IL DIRITTO DI NON AMMETTERE ALL’ESCURSIONE CHI NON FOSSE IN POSSESSO DEI REQUISITI FISICI E TECNICI, E DELL’ATTREZZATURA NECESSARIA RICHIESTA.
SARÀ FACOLTÀ DEI DIRETTORI D’ESCURSIONE MODIFICARE IL PERCORSO ANCHE DURANTE L’ESCURSIONE.
IN CASO DI PREVISIONI METEOROLOGICHE AVVERSE L’ESCURSIONE POTRÀ SUBIRE MODIFICHE, ESSERE RINVIATA O ANNULLATA.


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