Domenica 19 Febbraio 2023 – GOLE DELLO STRITTOLO – Castronuovo S. Andrea

LOCALITÀ: Castronuovo di Sant’Andrea (PZ)

GRUPPO MONTUOSO: Parco Nazionale del Pollino

LUNGHEZZA: 9 km c.a

ALTITUDINE MINIMA: 540 m

ALTITUDINE MASSIMA: 809 m

DISLIVELLO IN SALITA: + 270 m c.a

DISLIVELLO IN DISCESA: – 270 m c.a

DURATA: 5 ore circa, soste escluse

GRADO DI DIFFICOLTÀ: EE (Escursionisti Esperti)

PUNTI D’ACQUA: Castronuovo di Sant’Andrea

ATTREZZATURA NECESSARIA: scarponi da trekking alti ben impermeabilizzati, bastoncini telescopici, abbigliamento da escursionismo adatto al periodo stagionale, caschetto di protezione, zaino da trekking ben equipaggiato (acqua, pranzo a sacco, abbigliamento di ricambio, giacca impermeabile, berretto termico, guanti ecc).

COORDINATE PUNTO DI RITROVO: N 40° 11′ 312”, E 016° 11′ 176”

NOTE

Durante la camminata ci sarà la possibilità di leggere versi o piccoli brani particolarmente legati e ispirati alla natura. Chi vorrà, potrà quindi portare con se qualcosa da leggere agli altri. Il sentiero diventerà così un palcoscenico d’eccezione che celebrerà la Natura.

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DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Saremo ospiti delle suggestive Gole dello Strittolo. Assisteremo al meraviglioso spettacolo che offre la natura selvaggia e pura del luogo. Cammineremo in compagnia del mormorio dell’acqua che scorre e del silenzio del bosco, lontani anni luce dai “frastuoni” della vita globalizzata.

L’area, grazie alla particolare combinazione di vegetazione, roccia e ricchezza di acqua, rappresenta un interessante Geosito, affascinante non solo dal punto di vista naturalistico, che incanta, ma anche da quello storico, legato a vicende di vita d’altri tempi, impersonate da contadini, pastori, briganti. In questo particolare habitat, selvaggio e puro, vivono innumerevoli e particolari specie di funghi, piante e animali. A seconda del periodo e con un po’ di fortuna, è possibile imbattersi in specie come il granchio di acqua dolce, la salamandrina terdigitata, una specie di rana tra le più piccole al mondo, ecc.

Il percorso inizia dalla Taverna, un’antica masseria del ‘700, dove fino al 1940 circa era ancora attivo uno degli otto mulini ad acqua presenti sul territorio di Castronuovo di Sant’Andrea. Da qui si percorre per circa un chilometro la fiumara, fino a raggiungere le vasche del Consorzio di Bonifica della Regione Basilicata, costruite intorno agli anni ’70, le cui acque irrigano gli innumerevoli orti presenti ai lati della fiumara del Fosso Castronuovo che si estendono fino al Serrapotamo. Dalle vasche in poi il percorso scorre, per tratti abbastanza lunghi, inforrato tra pareti strapiombanti formate da rocce conglomeratiche quaternarie, interessate dal fenomeno carsico. Per circa 4 km il sentiero è attraversato da un piccolo corso d’acqua, dove in alcuni punti si trovano rocce e pietre che si presentano abbastanza scivolose. Terminato questo tratto, il percorso continua in salita fino al Rifugio Regionale, nel cuore della Foresta di Magrizzi, dove è prevista una sosta per consumare il pranzo a sacco. Dopo la sosta, percorrendo un’antica sterrata che ci condurrà fino alle auto, nella parte finale del sentiero si potrà ammirare, in tutto il suo fascino storico, l’Ulivo di S. Andrea Avellino, piantato dal santo nel 1547 quando partì per l’ultima volta da Castronuovo, il suo paese nativo, per Napoli. Da qui, per un tratto abbastanza breve, a causa della discesa ripida e delle pietre tondeggianti presenti sul fondo, il percorso risulta scivoloso.

Dopo il trekking, infine, tornati nel paese, chi vorrà chiudere la giornata in bellezza potrà fare visita al Museo Internazionale della Grafica, che attualmente ospita la mostra “José Ortega e Castronuovo di Sant’Andrea”.

INFORMAZIONI SULLA LOCALITÀ CHE CI OSPITERÀ

Castronuovo di Sant’Andrea è un grazioso borgo situato sul versante Nord del Parco Nazionale del Pollino, ad un’altezza di 650 metri slm.

Grazie alle sue risorse, che mettono insieme natura e cultura, rappresenta un’interessante meta per i viaggiatori che amano l’ambiente che li ospita ma cercano anche una ricca biblioteca in cui sostare e musei da visitare durante il giorno ma anche al calar della notte.

Il paese nel 1521 diede i natali a Sant’Andrea Avellino, un santo Teatino, oggi considerato come uno dei più autorevoli religiosi dell’epoca, che partecipò alle attività della Riforma Cattolica, dedicando la propria vita e i propri scritti al rinnovamento della Chiesa. Del Santo, nato nel piccolo borgo lucano il 21 agosto  1521, oggi è possibile visitare parte dell’ex casa natale, trasformata in cappella, e il Museo della Vita e delle Opere ricco di testimonianze che coprono cinque secoli.

Nel 2011, nel paese, dopo la costituzione della Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” e 30 anni di attività culturali e di progetti, grazie allo storico dell’arte Giuseppe Appella e all’amministrazione Berardone, è sorto il Museo Internazionale della Grafica, ricco di una vasta collezione e, soprattutto, di un programma annuale di mostre (Daumier, Picasso, Matisse, Renoir, De Chirico, Fontana, Mirò, ecc.), di attività didattiche con le scuole del territorio, di incontri con personaggi della cultura internazionale che nel giro di un decennio hanno posto il Museo e la Biblioteca tra le più autentiche realtà italiane. Inoltre, nell’incanto e la magia del  rione medievale del paese, la “Manca”, è possibile incamminarsi verso il Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”, composto da oltre 200 presepi provenienti da tutto il mondo, allestiti in grotte, magazzini e stalle risalenti a diversi secoli fa.

Per gli amanti del trekking, e anche della mountain bike e dei cavalli, esistono sentieri molto belli e suggestivi, contornati da maestosi e meravigliosi alberi monumentali.

Per gli amanti di funghi e tartufi, quando è il periodo, è possibile imbattersi in pregiate varietà, come ovuli, porcini, galletti e tartufi bianchi.

Insieme a tutto questo, si fanno avanti i prodotti agroalimentari tradizionali del territorio. Sono diversi i giovani che sono ritornati ad occuparsi di antiche produzioni, come quella del vino (Castronuovo rientra nell’area di produzione del Grottino di Roccanova), delle farine antiche (carosella, cappelli, miscuglio, segale jermana), del miele, delle marmellate, dell’olio e infine degli antichi ortaggi, cereali e legumi. Tra quest’ultimi spiccano i pomodorini rossi e gialli e i popcorn di Castronuovo di Sant’Andrea, iscritti di recente nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Basilicata (PAT). Inoltre, altre antiche varietà, che rischiavano anch’esse di scomparire, sono state recuperate e avviate, grazie al lavoro che sta svolgendo l’ALSIA Pollino, alla fase di valorizzazione: il cetriolo bianco, il melone bianco invernale, il peperone bianco, le fave larghe, i piselli a vaiana ecc.

DIRETTORI D’ESCURSIONE

Silvano Di Leo (348 4756735)

ISCRIZIONE

Escursione a numero di partecipanti limitata, massimo 15 partecipanti più i direttori d’escursione, con priorità ai soci CAI. Iscrizione obbligatoria tramite sms/chat ai referenti d’escursione entro le ore 20:00 di venerdì 17 febbraio 2023. Partecipazione subordinata a una risposta positiva da parte dei referenti.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

2 € per i soci CAI, 10 € per i non soci.

Per i soci la quota comprende un contributo sociale per le spese organizzative dell’escursione, mentre per i non soci  la quota comprende l’assicurazione.

APPUNTAMENTO E RITROVO

Ore 09:00 – Piazza Civiltà Contadina, Castronuovo di Sant’Andrea (PZ)

Da Piazza Civiltà Contadina si dovranno poi percorre 6 chilometri con le macchine per avvicinarsi all’inizio del sentiero.

COME RAGGIUNGERE CASTRONUOVO DI SANT’ANDREA

Dalla Sinnica SS653: provenendo da Ovest si esce a Francavilla in Sinni e si prosegue per Castronuovo di Sant’Andrea (22 km); provenendo da Est si esce a Senise e si prosegue per Castronuovo di Sant’Andrea (16 km).

Dalla Val d’Agri SS598: provenendo da Ovest si esce a San Chirico Raparo e si prosegue per Castronuovo di Sant’Andrea (20 km c.a); provenendo da Est si esce a Sant’Arcangelo e si prosegue per Castronuovo di Sant’Andrea (27 km).

I RESPONSABILI SI RISERVANO IL DIRITTO DI NON AMMETTERE ALL’ESCURSIONE CHI NON FOSSE IN POSSESSO DEI REQUISITI FISICI, TECNICI, E DELL’ATTREZZATURA NECESSARIA RICHIESTA.

SARÀ  FACOLTÀ DEI DIRETTORI D’ESCURSIONE MODIFICARE IL PERCORSO ANCHE DURANTE L’ESCURSIONE.

IN CASO DI PREVISIONI METEOROLOGICHE AVVERSE L’ESCURSIONE POTRÀ SUBIRE MODIFICHE, ESSERE RINVIATA O ANNULLATA.

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