domenica 30 ottobre 2022 – MELFI/RIFUGIO MONTE VULTURE

USCITA INTERSEZIONALE CON LA SEZIONE CAI DI MELFI

LOCALITÀ: Melfi (PZ)

GRUPPO MONTUOSO: Parco Regionale Naturale del Vulture

LUNGHEZZA: 15 km c.a

ALTITUDINE MINIMA: m 500

ALTITUDINE MASSIMA: m 1280

DISLIVELLO IN SALITA: + 780 m c.a

DISLIVELLO IN DISCESA: – 780 m c.a

DURATA: 8/9 ore c.a, soste incluse

GRADO DI DIFFICOLTÀ: E (Escursionistico)

PUNTI D’ACQUA: lungo il percorso non sono presenti fontane e sorgenti potabili

ATTREZZATURA NECESSARIA: scarponi da trekking alti, bastoncini telescopici, abbigliamento da escursionismo, zaino da trekking ben equipaggiato (acqua, abbigliamento di ricambio, giacca impermeabile, giacca o piumino invernale, ecc.)

COORDINATE PARTENZA ESCURSIONE: 33T – 554 520 EST, 4538 050 NORD (DATUM: EUROPEAN 1950)

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DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Da Melfi, dal piazzale della Stazione Ferroviaria (500 m slm), seguendo il sentiero 101, si prosegue verso “Bosco Laviano” (720 m slm), poi verso località “Femmina Morta” (1020 m slm), fino a giungere al Rifugio “Monte Vulture” (1280 m slm). La salita si presenta abbastanza impegnativa e a tratti. Il paesaggio è affascinante, ricco di castagneti, querceti, faggete e abetaie. Il percorso non presenta tratti esposti e particolari difficoltà tecniche. Si sviluppa su un fondo a tratti asfaltato e a tratti sterrato. Giunti al Rifugio, si consumerà un prelibato pranzo tipico, le caldarroste di marroncino di Melfi, ecc. Il tutto, sarà organizzato dal CAI Melfi. Dopo la pausa pranzo, verso le ore 16,00, si rientrerà a Melfi. Scendendo lungo il “Canalone’’, si raggiunge “Fontana dei preti”, poi il sentiero 110, fino ad incrociare il sentiero 101, e raggiungere così il punto di partenza. L’arrivo a Melfi è previsto verso le ore 18.00.

INFORMAZIONI SULLA LOCALITÀ

Melfi è considerata la città federiciana per eccellenza. Infatti, al tempo dell’imperatore Federico II di Svevia rivestì un ruolo politico particolarmente centrale.

Secondo alcuni riferimenti storici la città ha preso il nome dal torrente “Melfia”, un piccolo corso d’acqua che scorre intorno alla città, lungo il quale sono state rivenute diverse tombe e diversi insediamenti risalenti a epoche differenti.

La città sorge su uno dei crateri dell’antico Vulture e su un ampio e profondo blocco di lava, l’hauynofiro di Melfi, in passato adoperato come cava di pietre utilizzate per la costruzione delle mura della città e del Castello. Quest’ultimo considerato uno tra i più importanti castelli medioevali del Meridione d’Italia, nel cui interno si trova il Museo Archeologico Nazionale del Melfese.

Una piccola parte del territorio comunale, circa 1553 ettari, pari al 7,5 % dell’intero territorio, rientra all’interno del Parco Regionale Naturale del Vulture.

Diverse sono le sorgenti idrominerali che nascono nel territorio melfese, lungo il versante Nord-Ovest del Vulture. Si tratta infatti di un’area ricca di acque, sfruttate ormai da oltre un secolo, imbottigliate e commercializzate come acque minerali effervescenti naturali.

Molte sono le area castanicole in cui si coltiva il prelibato marroncino di Melfi, a cui presto andrà il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP).

DIRETTORI D’ESCURSIONE

Silvano Di Leo (348 4756735)  

ISCRIZIONE

Escursione a numero di partecipanti limitata con priorità ai soci CAI. Iscrizione obbligatoria tramite sms/chat ai referenti d’escursione entro le ore 20:00 di venerdì 28 ottobre 2022. Partecipazione subordinata a una risposta positiva da parte dei referenti.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

17 € per i soci CAI, 27 € per i non soci.

Per i soci la quota comprende il pranzo tipico, che si terrà al Rifugio “Monte Vulture”, organizzato dal CAI Melfi (15 €), e un contributo sociale per le spese organizzative dell’escursione (2 €). Per i non soci  la quota comprende anche l’assicurazione.

APPUNTAMENTO E PARTENZA PER MELFI

Ore 6:30* – Lagonegro, Bar Midi Hotel (appena dopo l’uscita autostradale per Lagonegro Sud)

APPUNTAMENTO E PARTENZA DA MELFI PER L’ESCURSIONE

Ore 8:45 – Piazzale della Stazione Ferroviaria

*NELLA NOTTE TRA SABATO 29 E DOMENICA 30 OTTOBRE SI PASSERÀ DALL’ORA LEGALE ALL’ORA SOLARE. LE LANCETTE DELL’OROLOGIO DOVRANNO ESSERE TIRATE INDIETRO DI 60 MINUTI, DALLE 03 ALLE 02, E SI GUADAGNERÀ COSÌ UN’ORA DI SONNO.

I RESPONSABILI SI RISERVANO IL DIRITTO DI NON AMMETTERE ALL’ESCURSIONE CHI NON FOSSE IN POSSESSO DEI REQUISITI FISICI E TECNICI, E DELL’ATTREZZATURA NECESSARIA RICHIESTA.

SARÀ  FACOLTÀ DEI DIRETTORI D’ESCURSIONE MODIFICARE IL PERCORSO ANCHE DURANTE L’ESCURSIONE.

IN CASO DI PREVISIONI METEOROLOGICHE AVVERSE L’ESCURSIONE POTRÀ SUBIRE MODIFICHE, ESSERE RINVIATA O ANNULLATA.

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