LOCALITÀ: Lagonegro (PZ)
GRUPPO MONTUOSO: Parco Nazionale dell’Appennino Lucano della Val d’Agri e del Lagonegrese
LUNGHEZZA: 11 km c.a
ALTITUDINE MINIMA: 1546 m
ALTITUDINE MASSIMA: 2005 m
DISLIVELLO IN SALITA: + 450 m c.a
DISLIVELLO IN DISCESA: – 450 m c.a
DURATA: 6 ore c.a, soste escluse
GRADO DI DIFFICOLTÀ: EE (per Escursionisti Esperti)
PUNTI D’ACQUA: Lago Laudemio
ATTREZZATURA NECESSARIA: scarponi da trekking alti, bastoncini telescopici, abbigliamento da escursionismo adatto al periodo stagionale, zaino da trekking ben equipaggiato (acqua, pranzo a sacco, abbigliamento di ricambio, giacca impermeabile, giacca o piumino invernale, lampada frontale da escursionismo, ecc.), ecc.
______________________________________________________
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Da Lagonegro, dal Midi Hotel, si prosegue con la macchina lungo la strada provinciale che conduce al Lago Laudemio, il punto di partenza dell’escursione (1546 m slm). Da qui, dallo specchio d’acqua smeraldina del Laudemio, si segue la pista da sci, salendo lungo il vallone ben marcato, e procedendo lungo il tratto del Sentiero Italia, ben segnato, che ci accompagnerà fino al Santuario della Madonna di Sirino. Il paesaggio da subito è affascinante, si inoltra in un bosco di faggi, che man mano salendo diventa sempre meno fitto, fino a incontrare dei tratti pietrosi. Qui, già prima di raggiungere quota 1700 m, è possibile rinvenire esemplari di Vicia sirinica, una pianta erbacea presente solo su queste montagne. Salendo ancora, a quota 1900 m, ci s’imbatte in un’altra peculiarità di questi luoghi: l’Astralago del Monte Sirino (Astrogalus sirinicus), anche essa rara, appartenente alla famiglia delle leguminose e tipica di questo luogo, che fiorisce tra giugno e luglio. Proseguendo ancora si giunge alla sommità arrotondata del Monte del Papa, caratterizzato da due cime superiori ai 2000 metri, vicine e collegate da un crinale, un’anticima di quota 2003 m (Cima De Lorenzo) con ometto di pietre e con croce di legno, e più avanti la cresta, di quota 2005 m, con croce metallica e libro di vetta. Da qui, nelle giornate limpide, il panorama che si osserva è stupendo: a nord l’alta Valle dell’Agri con il Monte Volturino e quello della Madonna di Viggiano, a nord-ovest il Monte Raparo, ad est il Monte Alpi, a sud i boschi del Lagonegrese, e a sud-ovest, molto vicino, con una grossa costruzione sulla sommità (il Santuario della Madonna di Sirino), il Monte Sirino. Per raggiungere quest’ultimo si segue il sentiero, ben segnato, passando da radure e bosco, fino a intercettare una sterrata, che attraverso leggerissimi saliscendi e poi con un’impennata finale porta al Santuario della Madonna di Sirino, sulla cima del monte, a quota 1907 m slm. Qui, se le condizioni meteo lo permetteranno, si consumerà il pranzo a sacco. La via del ritorno è sullo stesso sentiero.
INFORMAZIONI SULLA LOCALITÀ
Lagonegro. Le origini sono medioevali (IX-X secolo d.C). Sin dall’antichità ha svolto un ruolo importante grazie alla sua posizione strategica che ricade tra i principali snodi viari del sud Italia.
La leggenda racconta che qui fu sepolta Lisa del Giocondo, la Monna Lisa ritratta da Leonardo da Vinci, morta proprio a Lagonegro nel 1506.
Il 22 aprile 1958, con Decreto del Presidente della Repubblica, a Lagonero gli è stata concessa il titolo di città.
Dal paese, percorrendo una quindicina di chilometri, si incontra l’incantevole cornice del Lago Laudemio, il Lago di origine glaciale più a sud d’Europa. Qui gli amanti del trekking possono dedicarsi a rilassanti passeggiate immersi nella natura del luogo. Nelle vicinanze si trova anche il complesso sciistico del Monte Sirino, con piste per lo sci da discesa e lo sci di fondo.
Massiccio del Sirino. Dall’aspetto imponente, situato a ridosso del Mar Tirreno, comprende alcune tra le maggiori cime dell’Appennino meridionale: Monte del Papa (2005 m), Cima De Lorenzo (2003 m), Cima Fabio Limongi (2000 m), Timpa Scazzariddo (1930 m) e Monte Sirino (1907 m). Dalle sue vette, lo sguardo spazia verso i monti La Spina e Zaccana, i ripidi contrafforti del monte Alpi e del Raparo, l’imponente altopiano del Pollino e verso il vasto Bosco Magnano.
La denominazione del massiccio prende il nome dalla vetta più prestigiosa, il Monte Sirino, dove è ubicato un santuario dedicato alla Madonna. Il nome Sirino deriva a sua volta dal nome antico del fiume che vi nasce, il Siris, l’attuale Sinni. Alla foce del fiume, collegata al mar Ionio nel tratto costiero tra Policoro e Rotondella, anticamente era situata la città di Siris. Quando, nel V secolo a.C., fu vinta e distrutta dai tarantini, gli abitanti furono spinti nell’entroterra in direzione dell’alta valle del fiume, costituendo quei popoli sirini menzionati da Plinio che diedero poi il nome alla montagna.
Lago Laudemio. Conosciuto anche come Lago Remmo (quota 1523 m), un lago di origini glaciali di particolare interesse ambientale e naturalistico, il più meridionale dei laghi di origine glaciale in Europa, dal 1985 Area Protetta Regionale, per il particolare interesse ambientale e naturalistico scaturito dalla sua origine glaciale e dalla presenza di caratteristiche associazioni floristiche e faunistiche. Geologicamente e archeologicamente è una delle zone più antiche. Infatti qui si sono attestati i primi insediamenti umani in Basilicata ed è stata rilevata la presenza di numerosi fossili e animali antichissimi quali lucertole gigantesche, rettili oceanici, mammut, rinoceronti, orsi e iene.
Santuario Madonna di Sirino. Il Santuario venne costruito nel 1629 su commissione dal sacerdote Ascanio Grisolia. La chiesa ha una forma quadrangolare, caratterizzata da pietre a secco, incastonata nella roccia che la ripara dalle intemperie. Il suo interno è costituito da tre parti, a nord dalla cappella “ufficiale”, mentre ai due lati dalle cappelle per il ricovero dei devoti. Da apprezzare l’altare con una nicchia in legno, che custodisce la scultura della Vergine. Quando la statua è in processione viene sostituita da un dipinto ottocentesco che ritrae la Madonna con Bambino in trono che sorregge il mondo.
DIRETTORI D’ESCURSIONE
Francesco Zambrotta (328 7647507), Silvano Di Leo (348 4756735)
ISCRIZIONE
Escursione a numero di partecipanti limitata con priorità ai soci CAI. Iscrizione obbligatoria tramite sms/chat ai referenti d’escursione entro le ore 20:00 di venerdì 25 novembre 2022. Partecipazione subordinata a una risposta positiva da parte dei referenti.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
2 € per i soci CAI, 10 € per i non soci.
Per i soci la quota comprende un contributo sociale per le spese organizzative dell’escursione, mentre per i non soci la quota comprende l’assicurazione.
APPUNTAMENTO
Ore 8:00 – Lagonegro, Bar Midi Hotel, appena dopo l’uscita Lagonegro Sud dall’Autostrada del Mediterraneo A2
PARTENZA
Ore 9:00 – Piazzale parcheggio Lago Laudemio
COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA DELL’ESCURSIONE
Dall’Autostrada del Mediterraneo A2 si esce a Lagonegro Sud. Al bivio si segue la strada asfaltata di sinistra per il Lago Laudemio. La via è curvosa e dal fondo non sempre buono. Il lago è indicato molto bene. Alla fine della strada si parcheggia sul piazzale, nei pressi della partenza della seggiovia.
I RESPONSABILI SI RISERVANO IL DIRITTO DI NON AMMETTERE ALL’ESCURSIONE CHI NON FOSSE IN POSSESSO DEI REQUISITI FISICI E TECNICI, E DELL’ATTREZZATURA NECESSARIA RICHIESTA.
SARÀ FACOLTÀ DEI DIRETTORI D’ESCURSIONE MODIFICARE IL PERCORSO ANCHE DURANTE L’ESCURSIONE.
IN CASO DI PREVISIONI METEOROLOGICHE AVVERSE L’ESCURSIONE POTRÀ SUBIRE MODIFICHE, ESSERE RINVIATA O ANNULLATA.


Rispondi