DOMENICA 17 NOVEMBRE 2019 – ESCURSIONE SULLA CIMA DEL MONTE COCCOVELLO

Grado di difficoltà: E (Escursionistico)
Partenza: ripetitori televisivi, località Palazzo
Coordinate alla partenza: (33T) 560 022.24 E / 4433401.40 N
Quota di partenza: 1097 m
Quota massima: 1501 m
Dislivello in salita: 481 m
Dislivello in discesa: 80,2 m
Lunghezza percorso: 6 km
Punti d’acqua: nessuno
Attrezzatura necessaria: scarponi da trekking alti, bastoncini telescopici, abbigliamento da escursionismo, zaino da trekking ben equipaggiato (giacca a vento, guscio Gore Tex, pranzo a sacco, acqua, primo soccorso).
Tempi di percorrenza: 3/4 ore (soste escluse)

Il punto di ritrovo è al bar “A’ Carcara”, vicino la Farmacia “Caputo”, in località Palazzo, a circa tre km dall’imbocco del bivio della SP104 direzione Sapri. Dopo una breve pausa caffè si prosegue con le macchine, per una stradina asfaltata, fino dove sono collocati i ripetitori televisivi e dove è possibile parcheggiare. Da qui inizia l’escursione, in prossimità della località Timpa del Tuono, a una quota di 1097 m. Per circa 500 m si percorre un sentiero spoglio caratterizzato dalla presenza di piante di maggiorana. Il percorso continua immerso nel bosco, tra stupendi esemplari di faggi, carpini, olmi, aceri e castagni. In questo particolare ambiente trovano l’habitat ideale diverse specie di animali, quali la volpe, il riccio, il cinghiale e lo scoiattolo, e anche diverse specie di uccelli come la ghiandaia, il picchio muratore e l’allocco. Il sentiero si presenta comodo e di facile percorribilità senza grandi dislivelli. Risulta pulito, ben segnalato e non presenta punti di particolare pericolosità. Arrivati in cima, a quota 1501 m, come per incanto, si apre una vasta pianura dove si possono ammirare le numerose doline che caratterizzano il monte. Da qui il panorama diventa unico e spettacolare: a Nord-Est si può osservare l’imponenza del massiccio del Sirino, che comprende alcune delle maggiori cime dell’appennino meridionale; a Est si può godere della vista dell’alta Valle del Sinni e del Monte Alpi; a Sud-Est si può contemplare il fascino della Valle del Mercure e del massiccio del Pollino, fino ai monti dell’Orsomarso; a Ovest ci si innamora del Golfo di Policastro, che chiude la vista, come una musica alle sue ultime note, a magici e suggestivi tramonti. Il percorso di ritorno è sulla stessa via.

ACCOMPAGNATORI. Luca Corazzini, Dd’E CAI Lagonegro (347 4060598) – Silvano Di Leo, AE CAI Lagonegro (348 4756735)
ISCRIZIONE. Entro e non oltre mercoledì 13 novembre 2019
QUOTA DI PARTECIPAZIONE. Gratis per i soci CAI, € 10 per i non soci (la quota comprende 6 € l’assicurazione, 4 € contributo sezione).
RITROVO. Ore 9:00 – C.da Palazzo (Rivello), bar “A’ Carcara” vicino la Farmacia “Caputo”
PARTENZA. Ore 9:30 – C.da Palazzo (Rivello), ripetitori televisivi

IMPORTANTE. I responsabili si riservano il diritto di non ammettere all’escursione coloro i quali non sono in possesso dei requisiti fisici, tecnici o d’abbigliamento necessari. In caso di previsioni meteorologiche avverse l’escursione potrà subire modifiche o essere rinviata a data da destinarsi. Per tutto quanto non specificamente indicato nel programma ci si riporta al Regolamento delle escursioni della sezione che i partecipanti, iscrivendosi all’attività, confermano di conoscere e di accettare.

COME RAGGIUNGERE C.DA PALAZZO DI RIVELLO. Dalla Sinnica SS653: allo svincolo autostradale si prosegue per Salerno, si esce a Lagonegro Nord direzione Maratea/Praia a Mare, imboccando la Val Noce SS595; si svolta a destra, prendendo la SP104 direzione Sapri. Dalla Val d’Agri SS598: allo svincolo autostradale si prosegue per Reggio Calabria, si esce a Lagonegro Nord direzione Maratea/Praia a Mare, imboccando la Val Noce SS595; si svolta a destra, prendendo la SP104 direzione Sapri.

IL COCCOVELLO è il monte più alto del versante tirrenico dell’Appennino lucano. Dalla vetta, 1505 m, è possibile godere di un meraviglioso panorama che si affaccia su tutto il Golfo di Policastro fino al basso Cilento, sulla Valle del Noce fino al massiccio del Sirino e all’alta Valle del Sinni, e sulla Valle del Mercure fino al massiccio del Pollino e i monti dell’Orsomarso. Il monte rientra nel territorio dei comuni di Maratea, Trecchina e Rivello. Per il suo fortissimo fenomeno carsico, sia superficiale che profondo, è definito dagli esperti di geologia e geomorfologia “Gruviera della Basilicata”. È il più bell’esempio di ambiente carsico del meridione e tra i più rappresentativi, nel genere, dell’intero territorio nazionale, che tutta l’Italia speleologica ci invidia. Sono state censite oltre 120 doline. E grazie a questa massiccia carsificazione si è creato all’interno del monte un immenso deposito di milioni di metri cubi di acqua, che sgorga sia dalle sorgenti superficiali, ubicate sul versante Nord del monte, sia dalle sorgenti sottomarine, presenti lungo la costa di Acquafredda di Maratea.

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